Ogni giorno assistiamo all’apertura di numerosi ristoranti e se aggiungiamo a questi, il dato relativo ai ristoranti già esistenti, possiamo immaginare quanto sia difficile per un cliente, riuscire a destreggiarsi nel momento della scelta, tra la grandissima varietà di offerta che il mercato oggi propone.
Se è difficile per un cliente, quanto può risultare complicato per un ristoratore, un imprenditore, riuscire a creare un concept che possa emergere nella vastità di proposte del territorio nazionale? Proprio per questo nel momento in cui si decide di voler intraprendere un lavoro nel mondo della ristorazione, bisogna innanzitutto chiedersi che immagine vogliamo dare al cliente, cosa deve esprimere il nostro brand e cosa devo fare per emergere rispetto alla concorrenza.
Il processo di apertura di un’attività di ristorazione è molto complesso, sia da un punto di vista burocratico che economico.
Nella fase iniziale bisogna pensare al concept, ovvero all’idea, è molto importante perché, mancando questo elemento, uno studio attento ed una progettazione mirata, il business non risulterà vincente.
Questa idea iniziale viene poi sviluppata concretamente mettendo insieme una serie di elementi, che vanno dal target di riferimento, alla location con arredi e il design, passando per i prezzi, il menu, i fornitori, lo staff e la strategia di marketing e in ultimo le proiezioni finanziarie.
Tutti questi elementi vanno studiati affinché siano coerenti con l’idea iniziale e con la filosofia che promuove; come detto all’inizio è importante creare un progetto che permetta al ristorante di diversificarsi, di far si che i clienti lo scelgano fra tante proposte.
“Il cibo è cosa che non si fa da soli. E la convivialità è l’esperienza più coinvolgente”
Andrea Ciucci
Per creare un’idea vincente, bisogna proprio partire dal concetto di esperienza, oggi il cliente non va al ristorante solo per mangiare ma per vivere una vera food experience. I clienti vogliono socializzare, provare nuovi sapori e nuovi format, sentirsi coccolati. Il ristoratore deve comunicare emozioni, deve invogliare il cliente già prima del suo arrivo, a scegliere il suo ristorante.
CASE STUDY IL RISTORANTE BENEDIKTO DI ASSISI
Un esempio concreto di quanto detto sino ad ora è quello dell’osteria Benedikto di Assisi con lo chef Enea Barbanera.
Inaugurato nel luglio del 2020, il ristorante Benedikto si trova all’interno del giardino del NUN Assisi Relais & spa museum, è caratterizzato da un design essenziale, con ampie vetrate che si affacciano sulla panoramica terrazza con vista di Assisi. Il food concept alla base di questo progetto è il modello dell’osteria, intesa come luogo di ritrovo e di socializzazione, ma anche nella sua accezione di luogo in cui assaporare i prodotti tradizionali del territorio, con materie prime di qualità.
Enea Barbanera, lo chef a capo della brigata di cucina, ha ideato il nuovo format partendo da un’analisi della struttura che avrebbe ospitato il ristorante, quindi la sua idea iniziale di un ristorante strutturato sul modello dell’osteria, non poteva prescindere dall’eleganza e dal gusto espressa dal Relais.
Da quest’analisi iniziale ne è derivato un concept basato su una cucina genuina ma dai sapori ricercati, pietanze realizzate utilizzando solo materie prime di eccellenza del territorio umbro.
Lo chef in una sua intervista rilasciata nei giorni dell’apertura disse:
Se vendi un servizio, vendi emozioni. Io vendo ricordi, ricordi di una cena
Ed è proprio in questa frase, che si sintetizza l’idea con cui dovrebbero partire tutti coloro che vogliono avventurarsi nel mondo della ristorazione. Quando si cucina una pietanza, non si sta vendendo un semplice pasto, ma un insieme di ricordi, per questo il ristorante deve avere un’identità forte, fatta di valori e tradizioni.