La storia della cinta senese: un’antica razza suina

La Cinta Senese è una razza suina particolarmente antica, che trae il suo nome dalle colline del Senese, in Toscana, dove è stata allevata per secoli. Le prime attestazioni sicure della sua presenza risalgono al tardo Medioevo, quando venne raffigurata in alcuni dipinti e affreschi.

La Cinta Senese e una razza rustica e ha le sue origini nella Montagnola Senese, un territorio boscoso delimitato dalle valli dei fiumi Merse ed Elsa. Successivamente, la razza si è diffusa in altre parti della Toscana, come il Mugello e la Maremma, e ad oggi è allevata in quasi tutta la regione.

Durante gli anni ’40 del secolo scorso, la Cinta Senese era la principale razza suina della Toscana, con una diffusa pratica di allevamento familiare nelle zone rurali. In seguito, tuttavia, la sua popolazione ha subito un grave rischio di estinzione a causa di una contrazione demografica.

Fortunatamente, grazie all’impegno degli allevatori della zona di origine e dell’Associazione Senese Allevatori, la Cinta Senese ha presentato negli anni novanta un’inversione di tendenza ed è sopravvissuta agli anni bui del periodo 1970-1980.

Oggi, la Cinta Senese è riconosciuta come un prodotto di eccellenza, tanto che nel 2012 ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP). La DOP stabilisce le modalità di allevamento e trasformazione dei prodotti a base di carne, che devono avvenire esclusivamente in Toscana.

L’allevamento

L’allevamento della Cinta Senese avviene in modo naturale, al pascolo brado integrale o semibrado, e la sua dieta è a base di vegetali, come castagni, lecci, cerri e corbezzolo. Questo tipo di alimentazione naturale conferisce alla carne della Cinta Senese un sapore pregiato e un’alta salubrità.

Gli allevamenti di Cinta Senese sono gestiti in modo attento e rispettoso del benessere animale, e ogni suino viene identificato fin dalla nascita con l’apposizione di una marca auricolare. La DOP garantisce la tracciabilità della carne e dei prodotti trasformati, contribuendo alla promozione della tradizione gastronomica toscana e alla valorizzazione dell’economia locale.

Ogni anno vengono allevati circa 4000 animali nell’ambito delle aziende che aderiscono alla DOP, e il numero degli allevamenti è in costante aumento. La Cinta Senese rappresenta un esempio importante di intervento di recupero per il settore suinicolo italiano e un’opportunità per l’economia locale, contribuendo alla promozione del territorio e alla tutela della biodiversità.

Inoltre, il Consorzio di Tutela della Cinta Senese ha avviato una serie di progetti per la promozione della razza e la valorizzazione dei suoi prodotti, tra cui la partecipazione a importanti eventi enogastronomici come la fiera del tartufo di San Miniato e la fiera di Sant’Ambrogio a Milano. Inoltre, il Consorzio ha collaborato con importanti chef italiani per creare piatti innovativi e gustosi a base di carne di Cinta Senese, aumentando così la visibilità e la fama della razza suina.

Oltre alla carne fresca, la Cinta Senese è utilizzata per produrre salumi e formaggi di alta qualità, come il prosciutto crudo, la finocchiona e il pecorino. Grazie alla sua alimentazione a base di vegetali della macchia mediterranea, la carne di Cinta Senese è particolarmente saporita e aromatica, con un gusto intenso e persistente che la rende perfetta per piatti tradizionali toscani come la ribollita e la peposa.

Ma la Cinta Senese non è solo una razza suina, è anche un patrimonio culturale e storico della Toscana. Grazie alla sua lunga storia e alla sua importanza nella tradizione agricola della regione, la Cinta Senese è diventata un simbolo di identità per il popolo toscano e rappresenta un’importante risorsa per il turismo locale.