Legge Fornero pensione: quanti anni servono per andare in pensione per un medico veterinario
Attualmente la pensione di Vecchiaia è una prestazione economica che viene erogata ai Medici Veterinari che hanno raggiunto l’età anagrafica per andare in pensione e l’anzianità contributiva richiesta, ossia essere in regola con i versamenti dei contributi.
La pensione di vecchiaia si suddivide in due tipologie diverse:
- La Pensione di Vecchiaia Ordinaria
- Pensione di Vecchiaia Anticipata
Le due forme di Pensione di Vecchiaia sopra riportate, quella Ordinaria e quella Anticipata, sono alternative in quanto se si richiede l’erogazione della Pensione di Vecchiaia Anticipata, questa non verrà a trasformarsi in Pensione di Vecchiaia Ordinaria.
Con entrambe le forme di Pensione di Vecchiaia, è possibile mantenere attiva l’iscrizione all’Albo dei medici veterinari e si può continuare ad esercitare la professione. È questo il caso per cui non si verseranno altri contributi minimi, ma solamente i contributi, in percentuale, derivanti dal reddito professionale. Questi contributi determinano, ogni quadriennio, una rivalutazione della Pensione, in automatico, senza bisogno di domanda da parte dell’iscritto.
Chi può richiedere la Pensione di Vecchiaia?
- Per richiedere la Pensione di Vecchiaia Ordinaria devono essere soddisfatti i contemporaneamente i seguenti requisiti: Compimento del 68° anno di età e almeno 35 anni di iscrizione e di contribuzione
- La decorrenza della Pensione di Vecchiaia (Ordinaria) decorre dal primo giorno del mese successivo al raggiungimento dei due requisiti.
- La decorrenza della pensione di Vecchiaia Anticipata il Medico Veterinario può fare richiesta di andare in Pensione in anticipo rispetto all’età anagrafica che dovrebbe avere normalmente. È il caso in cui l’importo della Pensione potrebbe subire una riduzione, in percentuale, in relazione all’età del richiedente e in relazione ai contributi accumulati al momento della richiesta.
- La Pensione di Vecchiaia Anticipata senza riduzione deve soddisfare i requisiti che si devono contemporaneamente possedere con l’Età tra compresa tra i 62 ed i 67 anni e almeno 40 anni di iscrizione e contribuzione.
- La Pensione di Vecchiaia Anticipata con riduzione deve, invece, soddisfare i requisiti che si devono contemporaneamente possedere con l’Età tra compresa tra i 62 ed i 67 anni e almeno 35 anni di iscrizione e contribuzione.
Prospettive
Il 31 dicembre 2021 si è chiusa la parentesi chiamata Quota 100. Non si potrà più andare in pensione con un’età anagrafica, nel 2019 o nel 2020, di 62 anni e riscontro di 38 anni d’anzianità contributiva. In pratica dal 1° gennaio 2022 si sarebbe dovuta applicare nuovamente la legge Fornero, gradualmente, ma ancora in Parlamento non si è addivenuti a un accordo, in quanto il vecchio sistema pensionistico non è che piaccia molto ai partiti, per cui si è in fase di confronto politico, con le proposte di revisione provenienti anche dalle parti sociali. Comunque per completezza si ricorda che la Legge Fornero recita che: la pensione anticipata è il trattamento previdenziale che può essere conseguito indipendentemente dall’età anagrafica dai lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria. Per cui sino al 31 dicembre 2026 è necessario avere un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini.