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La Muratura nelle strutture miste

Nell’ambito delle costruzioni edilizie in muratura è ammesso l’utilizzo di strutture anche di diversa tecnologia per sostenere i carichi verticali, a patto che la resistenza e il contrasto alle sollecitazioni indotte dal sisma sia completamente affidata agli elementi resistenti di identica tecnologia.

Questo vale anche nel caso in cui si affidi completamente la resistenza alle pareti costruite in muratura.

Nel caso in cui si affidi in tutto per tutto la resistenza alle strutture costruite con altra tecnologia, ad esempio pareti resistenti in cemento armato), devono valere ed essere seguite le regole e le prescrizioni utili alla progettazione riportate negli articoli della normativa vigente in relazione alle strutture miste.

Se il progettista in alcuni casi dovesse ritenere necessario optare per una collaborazione di pareti in muratura e di sistemi anche di diversa tecnologia nella resistenza e nel contrasto al sisma, quest’ultima deve essere verificata necessariamente utilizzando i metodi di analisi di tipo non lineare.

Anche i vari collegamenti fra i diversi elementi a tecnologia differenziata devono essere sempre e tutti espressamente verificati. In particolare l’attenzione, nei casi di muratura abbinata a strutture miste, deve essere prestata verificando anche l’efficacia della trasmissione dei carichi verticali; è inoltre necessario verificare che vi sia la congruenza e la compatibilità delle deformazioni per tutte le parti strutturali.

È consentita pure la realizzazione di opere e costruzioni che sono costituite da struttura muraria posta nella parte inferiore e altra struttura sormontate il piano inferiore, anche se quella superiore è costituita da struttura in calcestruzzo armato, oppure in acciaio, oppure in legno o altra tecnologia, a patto che siano osservate le seguenti condizioni:

– i limiti imposti all’altezza delle edificazioni così come previsti in normativa per le strutture in muratura sono comprendenti sia le parti in muratura sia quelle di altra tecnologia;

– la parte di diversa tecnologia posta superiormente sia efficace in termini di ancoraggio al cordolo di coronamento della parte muraria inferiore;

– nel caso in cui si ricorre al metodo di analisi lineare, è consentito l’uso dell’analisi statica (secondo i limiti di applicabilità del § 7.8.1.5.2) a condizione che si utilizzi una distribuzione di forze ammissibile con la prima forma modale elastica per ogni direzione, calcolata con i metodi che tengano conto della irregolare distribuzione della rigidezza in elevazione.

In assenza di metodi più accurati, la sopra richiamata prima forma modale può essere stimata dagli spostamenti risultanti dalla distribuzione di forze definita nel § 7.3.3.2;

– nel caso di analisi statica non lineare, possono utilizzarsi distribuzioni di forze orizzontali previste al § 7.3.4.2;

– nel caso di analisi lineare, per la verifica della parte in muratura deve utilizzarsi il fattore di comportamento q come prescritto al § 7.8.1.3; per la verifica della struttura superiore di altra tecnologia deve utilizzarsi il fattore di comportamento più consono alla tipologia costruttiva adottata e alla configurazione di regolarità sia in pianta sia in altezza, comunque non superiore a 2,5;

– i collegamenti fra la parte la muratura e la parte di diversa tecnologia devono essere verificati localmente in relazione alle forze trasmesse calcolate nell’analisi statica, maggiorate del 30%.